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I Misteri Dolorosi del Rosario

Meditazioni da La Vera Vita in Dio

1. L'Agonia nel Giardino (Mt 26.36-50 ; Mc 14.32-46 ; Lc 22.39-48 ; Gv 18.1-8)

“O Gethsemani! che cosa hai svelato se non paure, angosce, tradimenti e abbandoni! Gethsemani, tu hai tolto agli uomini ogni coraggio, tu hai trattenuto nella tua aria piena di silenzio le Mie angosce per tutta l’eternità; Gethsemani, cos’hai da rivelare che non sia già rivelato? tu hai testimoniato nel silenzio della Santità il tradimento al tuo Dio, tu Mi hai testimoniato; l’ora era venuta, le Scritture dovevano compiersi; figlia Mia, so che molte anime credono in Me come se non fossi che un mito; credono che sia esistito solo nel passato; per molti, Io non sono che un’ombra passeggera ora eclissata dal tempo e dal progresso; pochi si rendono conto che Io sono stato in carne sulla terra e sono presente ora in mezzo a voi; Io Sono Tutto ciò che fu e che sarà; conosco le loro paure, conosco le loro angosce, conosco le loro debolezze, non sono forse stato testimone di tutte queste fragilità nel Gethsemani? figlia Mia, quando l’Amore ha pregato nel Gethsemani, mille demoni erano scossi, demoni atterriti sono fuggiti; l’ora era giunta: l’Amore glorificava l’Amore; Oh Gethsemani, testimone del Tradito, testimone dell’Abbandonato, alzati, testimone e testimonia; figlia Mia, Giuda Mi ha tradito, ma quanti come Giuda Mi tradiscono ancora; instantaneamente sapevo che il suo bacio sarebbe stato ripetuto da molti e nelle generazioni future; questo stesso bacio Mi sarebbe stato dato senza tregua rinnovando il Mio dolore, lacerando il Mio Cuore; Vassula, vieni che sia consolato, lasciaMi riposare nel tuo cuore.” (16.5.87)

2. La Flagellazione (Mt 27.26 ; Mc 15.15 ; Gv 19.1)

“ quando Mi hanno flagellato, hanno sputato su di Me e Mi hanno dato sulla testa tanti colpi violenti che Mi hanno stordito; mi hanno dato calci allo stomaco che Mi hanno tolto il fiato e fatto cadere a terra; straziato dal dolore, hanno fatto di Me il giocattolo del loro divertimento dandoMi calci l’uno dopo l’altro; ero irriconoscibile; il Mio Corpo era straziato così come lo era il Mio Cuore; la Mia Carne che era a brandelli pendeva su tutto il Mio Corpo; uno di essi Mi ha sollevato e Mi ha trascinato, poiché le Mie gambe non potevano più reggerMi.” (9.11.86)

3. La Incoronazione di Spine (Mt 27.27-301 ; Mc 15.16-20 ; Gv 18.37 ; Gv 19.2-15)

"poi Mi hanno rivestito con uno dei loro vestiti; mi hanno tirato in avanti e, continuando con i loro colpi, Mi hanno picchiato in viso, Mi hanno rotto il naso1 e Mi hanno torturato; udivo le loro ingiurie; figlia Mia, di quanto odio e scherno risuonavano le loro voci che aumentavano il Mio Calice; li udivo dire: “dove si sono riuniti i tuoi amici mentre il loro re è con noi? tutti gli Ebrei sono così perfidi quanto loro? guardate il loro re!”. e Mi hanno incoronato con una corona di spine, figlia Mia, “dove sono i tuoi Ebrei venuti per salutarti, tu sei re, non è vero? potresti imitare un re? ridi! non piangere, tu sei re, non è vero? comportati dunque come tale”’...” (9.11.86)

1 La cartilagine del naso.

4. Gesù Caricato della Croce (Mt 27.31-33 ; Mc 15.20-22 ; Lc 23.26-32 ; Gv 19.16-17)

"mi hanno legato i piedi con corde e Mi hanno ordinato di andare fino alla Mia Croce; figlia Mia, Io non potevo camminare poiché Mi avevano legato i piedi, allora Mi hanno gettato a terra e trascinato tirandoMi per i capelli fino alla Mia Croce; la Mia sofferenza era intollerabile, alcuni lembi della Mia carne che erano rimasti pendenti dopo la flagellazione mi sono stati strappati; essi hanno allentato i legami dei Miei piedi e Mi hanno dato calci per farMi alzare e portare il Mio fardello sulle spalle; Io non potevo vedere dove si trovava la Mia Croce, poiché le spine che Mi si erano conficcate in testa mi riempivano gli occhi di sangue che colava sul Mio viso; allora hanno sollevato la Mia croce, l’hanno posata sulle Mie spalle e Mi hanno spinto verso la porta; figlia Mia, O come era pesante la croce che ho dovuto portare! sono avanzato a tastoni verso la porta, guidato dalla frusta che Mi colpiva; cercavo di vedere il Mio cammino attraverso il sangue che Mi bruciava gli occhi; allora ho sentito qualcuno che Mi asciugava il volto; alcune donne, prese dall’angoscia si erano fatte avanti per lavare il Mio volto tumefatto, le sentivo piangere e lamentarsi, le ho sentite; “siate benedette”, ho detto, “il Mio sangue laverà tutti i peccati dell’umanità; guardate, figlie Mie, il tempo della vostra salvezza è arrivato”; Mi sono raddrizzato con difficoltà; la folla si era scatenata; Io non vedevo alcun amico intorno a Me; nessuno era là per consolarMi; la Mia agonia sembrava aumentare e sono caduto a terra; temendo che Io morissi prima della crocifissione, i soldati hanno dato l’ordine ad un uomo di nome Simone di portare la Mia Croce; figlia Mia, non era quello un gesto di bontà, né di compassione; era un espediente per risparmiarMi per la Croce; " (9.11.86)

5. La Crocifissione (Mt 27.34-61 ; Mc 15.23-47 ; Lc 23.33-56 ; Gv 19.18-42)

" arrivati sul Monte, Mi hanno buttato a terra, Mi hanno strappato via i vestiti, Mi hanno lasciato nudo per esporMi alla vista di tutti, le Mie ferite si sono riaperte e il Mio Sangue colava a terra; i soldati Mi hanno dato del vino misto a fiele; Io l’ho rifiutato perché avevo già nel Mio profondo l’amarezza che Mi avevano dato i Miei nemici; Mi hanno inchiodato velocemente prima i polsi e, dopo averMi fissato alla croce con i chiodi, hanno tirato il Mio corpo straziato e Mi hanno trafitto i piedi con violenza; figlia Mia, o figlia Mia, quale sofferenza, quale agonia, quale tortura per la Mia anima, abbandonato dai Miei diletti, rinnegato da Pietro sul quale fondavo la Mia Chiesa, rinnegato dal resto dei Miei amici, lasciato solo, abbandonato ai Miei nemici; ho pianto perché la Mia Anima era colma di dolore; i soldati hanno eretto la Mia Croce e l’hanno riposta nell’apposito buco; ho contemplato la folla da dove Mi trovavo, da dove potevo appena intravedere, dai Miei occhi tumefatti, ho osservato il mondo; non ho visto alcun amico in mezzo a quelli che Mi schernivano; nessuno era venuto per consolarMi; “Mio Dio! Mio Dio! perché Mi hai abbandonato?”; abbandonato da tutti coloro che Mi amavano; il Mio sguardo si è posato su Mia Madre; l’ho guardata e i nostri cuori hanno parlato. “Ti dò i Miei figli diletti perché siano anche Tuoi figli; Tu sarai la loro Madre”; tutto si compiva, la salvezza era prossima; ho visto i Cieli aprirsi e ogni angelo era impietrito, tutto era in silenzio, “Padre Mio, nelle Tue Mani consegno il Mio Spirito; adesso sono con Te”;

Io, Gesù Cristo, ti ho dettato la Mia agonia; porta1 la Mia Croce, Vassula, portala per Me, (...) perché ti amo, figlia Mia." (9.11.86)

1 La prima volta che Gesù Mi aveva chiesto di portare la Sua Croce era il 23 Ottobre 1986

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